Stop al bonus 110: tutto quello che c’è da sapere
Cambia tutto, di nuovo, per il settore edilizio e nello specifico sui bonus fiscali: agevolazioni come il Superbonus 110% pensate per incentivare la realizzazione di determinati interventi (in particolari legati all’efficientamento energetico) non potranno più beneficiare della cessione del credito e dello sconto in fattura in sostituzione della detrazione fiscale.
La conferma arriva col Decreto Legge dello scorso 16 febbraio 2023 che ha “riscritto” le regole. Sono coinvolti nel provvedimento i vari bonus “edilizi” che coinvolgono ristrutturazioni, interventi mirati all’incremento dell’efficienza energetica ma anche lavori per le facciate degli edifici, per l’installazione delle colonnine di ricarica o di un impianto fotovoltaico.
Cosa prevede il nuovo Decreto?
- Viene eliminata la possibilità di richiedere la cessione del credito e lo sconto in fattura;
- Per l’accesso alle agevolazioni sarà possibile puntare esclusivamente sulla detrazione fiscale. I contribuenti che richiederanno l’accesso a un’agevolazione, potranno detrarre la quota parte dell’importo previsto in 5 o 10 rate fisse;
- Tutti i bonus fiscali sono confermati, senza modifiche alla struttura già in vigore in precedenza;
- La normativa definita dal nuovo Decreto del Governo prevede un’eccezione: si salvano infatti tutti gli interventi per cui è già stata presentata la Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata) in data precedente all’entrata in vigore della normativa. In questo caso la committenza potrà beneficiare del bonus ma solo per interventi diversi da quelli effettuati dai condomìni. Per gli interventi dei condomìni, invece, oltre alla Cila, sarà necessario aver già adottato la delibera assemblare che ha dato l’ok all’avvio dei lavori;
- La norma blocca i progetti di acquisto di crediti da parte di Regioni ed enti locali. E’ stato inserito il divieto per tutti gli enti della PA di eseguire operazioni di questo tipo, anche nel caso in cui le iniziative siano già state presentate.
Qual è il focus del Decreto?
Il Decreto Legge non va dunque a penalizzare i Bonus fiscali esistenti bensì va a eliminare la cessione del credito di imposta, ritenuta dal Governo potenzialmente pericolosa per il debito pubblico. A tal proposito è intervenuto il Ministro Giorgetti: “Vorrei puntualizzare che non tocchiamo il Superbonus, interveniamo sulla cessione dei crediti d’imposta che ammontano direi a 110 miliardi, questo è l’ordine di grandezza che deve essere gestito, l’obiettivo è dare la possibilità di gestirlo”.
Fermezza ma apertura al dialogo
Per il momento il Governo pare non essere intenzionato al dietro front. Lo stop al credito di imposta è definitivo ma tutti i bonus edilizi sono confermati e continueranno a rappresentare un’importante risorsa per gli italiani e per l’Italia. Come riporta l’AGI, tra le varie proposte discusse in questi giorni, anche e soprattutto in occasione degli incontri con le associazioni di categoria, ci sarebbe (anche) la possibilità di un ritorno dello sconto in fattura ma solo per i soggetti con redditi bassi. Tuttavia, si tratta in ogni caso di un’ipotesi ancora da sviluppare. Attendiamo le prossime evoluzioni.
Che fare dunque?
I bonus edilizi, vedi il superbonus, consentono di migliorare l’efficienza energetica della casa, riducendo i consumi. Tali bonus, però, non sono sufficienti per massimizzare il risparmio. Per ridurre al minimo la spesa per le bollette di luce e gas, infatti, è necessario ridurre (anche) il costo dell’energia affidandosi alle migliori offerte del Mercato Libero. A tal proposito, hai dato un occhio alla nostra offerta +Natura?