PNRR: energia, al via i progetti delle isole italiane
Le isole italiane diventano più sostenibili: sono 140 i progetti di sviluppo sostenibile presentati dai 13 Comuni in risposta al bando PNRR “Isole Verdi”.
Lo rende noto il Ministero della Transizione ecologica ricordando che gli interventi, per un valore complessivo di 200 milioni di euro, saranno finanziati con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’obiettivo è quello di superare i problemi legati alla mancanza di connessione con la terraferma, quelli di efficientamento energetico, lo scarso approvvigionamento idrico e il complesso processo di gestione dei rifiuti, trasformando le piccole isole in laboratori per lo sviluppo di modelli 100% sostenibili.
A parte la produzione di energia da fonti rinnovabili, sono fondamentali i progetti di dissalatori dell’acqua marina e quelli di efficientamento delle infrastrutture.
Perché destinare risorse alle isole?
Come si legge sul sito della Commissione europea, sono circa 2.200 le isole abitate nell’Ue: dalle Canarie alle isole greche fino alle Åland nel Mar Baltico. Le isole europee ospitano 16 milioni di abitanti, pari a circa il 4% della popolazione totale dell’UE, ma essendo fra le destinazioni turistiche preferite in Europa, attirano molti turisti nella bella stagione, amplificando la richiesta di energia, acqua e mobilità pulita. Il maggior costo e il maggior impatto ambientale dipendono dalla necessità di importare tutto: materie prime, energia, talvolta acqua pulita. Inoltre, sono anche esposte a violenti fenomeni meteorologici, come gli uragani, e alle inondazioni. L’innalzamento del livello dei mari, uno degli effetti più visibili dei cambiamenti climatici, rappresenta una grave minaccia per molte isole con un aumento del costo della vita, minori opportunità di lavoro e risultati economici inferiori.
La vita quotidiana delle persone che vivono sull’isola dipende dalla terra ferma. Chi vive sulle isole, rispetto a quelli sul continente, deve sostenere un costo della vita incomparabile. Le isole dipendono dalle importazioni di combustibili fossili per la produzione di elettricità, trasporti e riscaldamento. I combustibili fossili non solo sono una fonte importante di emissioni di CO2, ma sono anche costosi: ad esempio, il costo della produzione di energia elettrica sulle isole può essere fino a 10 volte superiore a quello sulla terraferma. Questo spiega lo svantaggio ambientale ed economico dei suoi abitanti.
Chi vive sulle isole, rispetto a quelli sul continente, hanno un costo di vita incomparabile. In genere, le isole dipendono dalle importazioni di combustibili fossili per la produzione di elettricità, trasporti e riscaldamento. I combustibili fossili non solo sono una fonte importante di emissioni di CO2, ma sono anche costosi: ad esempio, il costo della produzione di energia elettrica sulle isole può essere fino a 10 volte superiore a quello sulla terraferma. Questo spiega lo svantaggio ambientale ed economico dei suoi abitanti.
Qual è la prospettiva?
Le isole devono godere di abbondanti fonti di energia rinnovabile disponibile localmente: solare, eolico, marina e geotermica. La loro transizione verso un approvvigionamento energetico più sostenibile è anche un volano per una crescita economica sostenibile e resiliente, in grado di contribuire allo sviluppo di competenze e posti di lavoro locali per le comunità insulari.