PNRR – anche i piccoli Comuni potranno accedere al fondo
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è ormai divenuto accessibile anche ai Comuni sotto i 5.000 abitanti e rappresenta un importante opportunità di sviluppo, riforme e investimenti, agendo da volano per la ripresa e la crescita economica anche dei piccoli centri. Con circa 30 milioni di euro già stanziati, le PA potranno, in questa prima fase, assumere personale a tempo determinato per potenziare i propri servizi amministrativi (Articolo 31 bis, comma 5, del DL 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 dicembre 2021, n. 233).
Ma vediamo insieme cos’è e cosa prevede il PNRR.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. La principale componente del programma NGEU è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF), che ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026, e una dimensione totale di 672,5 miliardi di euro (312,5 sovvenzioni, i restanti 360 miliardi prestiti a tassi agevolati).
La prima missione del PNRR, “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, stanzia 49,86 miliardi – di cui 40,32 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 8,74 miliardi dal Fondo.
16 Componenti raggruppate in 6 Missioni:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura: è costituita da 3 componenti e si pone come obiettivo la modernizzazione digitale delle infrastrutture di comunicazione del Paese, nella Pubblica Amministrazione e nel suo sistema produttivo.
- Rivoluzione verde e transizione ecologica: si struttura in 4 componenti ed è volta a realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell’economia italiana coerentemente con il Green Deal europeo.
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile: è articolata in 2 componenti e si pone l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale.
- Istruzione e ricerca: pone al centro i giovani ed affronta uno dei temi strutturali più importanti per rilanciare la crescita potenziale, la produttività, l’inclusione sociale e la capacità di adattamento alle sfide tecnologiche e ambientali del futuro.
- Inclusione e coesione: è suddivisa in 3 componenti e comprende una revisione strutturale delle politiche attive del lavoro, un rafforzamento dei centri per l’impiego e la loro integrazione con i servizi sociali e con la rete degli operatori privati.
- Salute: si articola in 2 componenti ed è focalizzata su due obiettivi, il rafforzamento della rete territoriale e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
La Missione “Digitalizzazione, innovazione e cultura” – Focus sulla PA
In questo capitolo del PNRR è molto importante il focus sull’indispensabile automazione e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Il livello di competitività dell’Italia passa attraverso la velocità di erogazione dei servizi ed è per questo che viene fornito un programma che includa ogni step tecnologico necessario ad offrire i suoi servizi efficacemente, in sicurezza e con facilità a cittadini e imprese, nello specifico i macro-argomenti sono: infrastrutture, interoperabilità, piattaforme e servizi e cybersecurity.
Vengono poi descritte le misure propedeutiche alla piena realizzazione delle riforme Amministrazioni, quali lo sviluppo e l’acquisizione di nuove competenze digital per il personale della PA, l’upskilling e la frequenza di aggiornamento, nell’intento di dare un boost alla sburocratizzazione delle procedure fondamentali.