CityTree, la parete verde che combatte l’inquinamento assorbendo CO2
In un mondo sempre più preoccupato per l’inquinamento atmosferico, una soluzione innovativa si è affermata nelle città europee per migliorare la qualità dell’aria: i pannelli CityTree, conosciuti come “mangia-smog”, hanno dimostrato di essere altamente efficaci nell’assorbire inquinanti atmosferici, equivalendo all’azione depurativa di ben 275 alberi.
Questa tecnologia è stata implementata con successo anche in una delle città più inquinate della Pianura Padana (Modena), ottenendo risultati positivi. I CityTree sono dotati di filtri biotecnologici, piante vive e muschio in grado di catturare anidride carbonica e produrre aria pulita.
Queste pareti verdi hanno riscontrato successo in diverse città europee, tra cui Londra, Amburgo, Dresda, Parigi, Berlino e Oslo. Ma come funzionano? Ogni pannello CityTree misura 3 metri in lunghezza, 4 metri in altezza e 60 centimetri in profondità, ed è rivestito con una varietà di muschio capace di assorbire fino a 240 tonnellate di CO2 all’anno, l’equivalente di 275 alberi.
Questi pannelli verdi sono progettati per essere una soluzione di arredo urbano ideale in aree carenti di spazi verdi e con alti livelli di inquinamento atmosferico. I CityTree possono essere installati lungo le strade, nelle piazze, nelle scuole, negli uffici, negli aeroporti e nei centri commerciali.
Originariamente ideati in Germania, questi pannelli sono dotati di un sistema di irrigazione completamente automatizzato, che sfrutta l’acqua piovana e monitora la temperatura e l’umidità per garantire la massima efficienza delle piante, riducendo al contempo il consumo d’acqua.
A Modena, una delle città più inquinate d’Italia, è stato installato un CityTree nel 2017 e i risultati sono stati incoraggianti. Il dispositivo è stato testato nel contesto del progetto europeo ‘CityTree Scaler’, con la partecipazione di ENEA, Cnr – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) e Consorzio Proambiente, in collaborazione con Green City Solutions, l’azienda produttrice del pannello.
Per valutare l’efficacia degli CityTree, gli esperti del Cnr e del Consorzio Proambiente hanno condotto campagne di misurazione in diverse condizioni meteorologiche a Modena. I risultati hanno dimostrato una riduzione significativa delle concentrazioni di particolato fine PM10 (fino al 15%), PM2.5 (fino al -20%), PM1 (fino al -13%), particelle ultrasottili (-38%) e black carbon (-17%) nell’area circostante, che copre circa 200 metri quadrati.
Il loro potenziale utilizzo potrebbe estendersi ulteriormente. Secondo la ricercatrice Maria Gabriella Villani, “Si può pensare di installare i CityTree anche al posto delle normali pensiline alle fermate degli autobus oppure nei canyon urbani, luoghi in cui le strade cittadine sono fiancheggiate da edifici su entrambi i lati che creano ambienti poco ventilati e, di conseguenza, molto inquinati.” Questo potrebbe portare a una significativa riduzione delle concentrazioni di inquinanti durante le ore di punta, contribuendo a proteggere la popolazione dall’esposizione allo smog.
Nonostante l’efficacia dei CityTree, è importante ricordare che questa soluzione non può sostituire completamente la necessità di piantare più alberi, creare spazi verdi e promuovere mezzi di trasporto pubblico sostenibili per rendere le città più vivibili e ridurre l’inquinamento atmosferico.