Impianti agrivoltaici: varato il nuovo decreto
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dato il nulla osta alla proposta di decreto per promuovere la realizzazione di impianti agrivoltaici innovativi.
Obiettivo dell’intervento, previsto dal PNRR, è di installare almeno 1,04 GW di potenza entro il 30 giugno 2026, attraverso il pagamento di un contributo in conto capitale con tariffa incentivante per l’energia prodotta e immessa in rete.
Il testo è stato inviato alla Commissione Europea per l’ottenimento del via libera.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato nel 2021, stanzia per questo investimento risorse pari a 1,1 miliardi di euro. Il responsabile di tutte le misure e degli accessi agli incentivi sarà il il GSE (Gestore dei servizi energetici).
“L’autonomia energetica – ha spiegato il Ministro Pichetto – si costruisce anche valorizzando la vocazione agricola di gran parte del nostro Paese. Oggi la sfida è far coesistere le eccellenze agricole con nuove soluzioni per la generazione di energia pulita, aprendo opportunità di crescita per il settore all’insegna della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente”.
Beneficiari dei fondi
I beneficiari delle misure di cui all’articolo 4 del Decreto sono i seguenti:
- a) Le cooperative che operano ai sensi dell’art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, e associazioni temporanee di imprese agricole;
- b) associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un soggetto di cui alla lettera a)
Requisiti per accedere ai fondi
Accedono ai meccanismi incentivanti di cui al decreto a seguito di iscrizione in appositi registri, nel limite del contingente di 300 MW, gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW nella titolarità dei soggetti di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a) sopra indicato.
Parallelamente, accedono ai meccanismi incentivanti di cui al decreto a seguito di partecipazione a procedure pubbliche competitive, nel limite del contingente di 740 MW, gli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza nella titolarità dei soggetti di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a) e b).
Gli impianti di cui sopra accedono alle procedure bandite se garantiscono il rispetto dei seguenti requisiti:
- a) possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;
- b) possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
- c) rispettano i requisiti di cui all’Allegato 2, lettera a);
- d) garantiscono la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto;
- e) gli impianti sono di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;
- f) sono conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo” di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, come illustrato nelle regole operative di cui all’articolo 12;
- g) possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento, tenuto conto della redditività attesa dall’intervento stesso e della capacità finanziaria ed economica del gruppo societario di appartenenza, ovvero, in alternativa, l’impegno del medesimo istituto a finanziare l’intervento.
L’accesso agli incentivi per gli impianti agrivoltaici avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche, distinte in registri e aste, bandite dal GSE nel corso del biennio 2023-2024, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza, eventualmente incrementati dalle quote di risorse e contingenti non assegnati nelle procedure precedenti.
Le procedure si svolgono in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e secondo modalità non discriminatorie.
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Per approfondire > www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/04/29/23A02514/sg