Comunità Energetiche e Comuni
Il 26 dicembre entra in vigore il decreto legislativo che attua la direttiva europea 2019/944 sulle norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica. Questo rende possibile in Italia la realizzazione di progetti di comunità energetiche per produrre energia attraverso la collaborazione di una comunità intera e attraverso le fonti, per poi consumarla in modo autonomo. Il provvedimento punta sui gruppi di utenti all’interno di uno stesso edificio e dotati di impianti di produzione energetica, che grazie a quanto previsto dal dlgs possono partecipare al mercato elettrico individualmente, in forma aggregata o tramite comunità dell’energia.
In un momento storico difficile come l’attuale, la produzione autonoma di energia, a zero impatti sull’ambiente, potrebbe davvero determinare un cambio di paradigma fondamentale nella nostra vita, distribuendo al tempo stesso nelle comunità locali vantaggi economici, sociali e ambientali. Un ulteriore vantaggio delle comunità energetiche riguarda la decarbonizzazione del nostro Paese perché generano energia pulita e rafforzano la sostenibilità ambientale a livello locale.
“Il percorso per la costruzione delle comunità energetiche è ancora tutto da esplorare – spiega il presidente di Renael, Piergabriele Andreoli – ma sappiamo con certezza che le amministrazioni pubbliche hanno un ruolo fondamentale di traino nell’attivazione delle comunità energetiche rinnovabili e per questo riteniamo importante aiutare i Comuni a far partire questi nuovi modelli energetici, che devono essere costruiti su misura in base al tipo di territorio, alle fonti di energia alternativa più adatte fino alla realizzazione di un piano economico energetico che consenta la sostenibilità della comunità“.
Secondo un recente studio fatto da Elemens per Legambiente, entro il 2030 l’attivazione delle comunità energetiche potrebbe portare alla produzione di oltre 17GW di energia rinnovabile, con vantaggi economici e ambientali.
In particolare, a Marzo del 2022, Legambiente e Kyoto Club hanno formulato cinque proposte al Governo sul tema comunità energetiche:
- definire al più presto con i relativi decreti e delibere le tecnicalità e gli incentivi indispensabili per la partenza reale delle comunità energetiche in tutto il Paese
- nei bandi del Pnrr destinati ai piccoli comuni si devono inserire modalità facili per la concessione di finanziamenti e tempi congrui per la risposta ai bandi nei bandi si devono prevedere adeguate facilitazioni anche al processo di costruzione delle comunità, non soltanto alla realizzazione degli impianti di produzione che, comunque, devono essere sostenuti con fondi coerenti con i costi reali
- è fondamentale completare il processo di semplificazione delle autorizzazioni, rendendolo snello e coerente con il bando, evitando alla burocrazia di bloccare progetti approvati e finanziati
- prevedere il finanziamento a fondo perduto per quelle comunità energetiche in cui sono coinvolti solo cittadini, amministrazioni e terzo settore
“Le comunità energetiche – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – rappresentano un’occasione unica per le comunità sparse del paese e i piccoli comuni, per andare verso una giusta transizione ecologica, superare l’attuale modello centralizzato di produzione energetica fatto da grandi impianti alimentati a combustibili fossili, inquinanti e climalteranti e per ridurre il peso geopolitico delle fonti fossili, fonte di tensioni internazionali e guerre anche nel cuore dell’Europa“.
“Attraverso le comunità energetiche il processo di transizione ecologica si sviluppa dal basso, mettendo a valore le peculiarità dei territori, le esigenze specifiche che essi esprimono, premiando l’attivismo e l’iniziativa di gruppi organizzati, enti locali, consorzi aziendali, andando a coprire in maniera molto più efficiente e pervasiva il bisogno di energia rispetto alle grandi reti distributive – spiega il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, delegato Anci per Energia e Rifuti – il protagonismo dei Comuni, con il coinvolgimento dei cittadini nelle comunità energetiche, permette di sperimentare e beneficiare immediatamente dei vantaggi ambientali ed economici che la produzione rinnovabile garantisce. […] Il Governo è al nostro fianco e i Comuni italiani sono pronti a raccogliere la sfida “.