Cop26: missione salvare la terra
Parte a Glasgow la Cop26, la conferenza delle Nazioni Unite che per due settimane vedrà i negoziatori al lavoro sui temi della crisi climatica. Il Regno Unito e l’Italia hanno assunto l’impegno di mettere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità al centro dell’agenda multilaterale nel 2021, anche attraverso le presidenze di G7, G20 e COP 26.
“Dobbiamo fermare la devastazione delle foreste”, ha detto il Premier britannico Boris Johnson che ha formalizzato l’annuncio dell’impegno internazionale, con lo stanziamento dei 19.2 miliardi di dollari definito nel corso del G20, aprendo i lavori della seconda giornata della conferenza.
“L’iniziativa della Cop26 è molto molto importante’’ – ha sottolineato il Premier Mario Draghi in una conferenza stampa – ’’ traccia il percorso che dovremo intraprendere tutti insieme per dare risposta al problema che non possiamo risolvere da soli. Un singolo Paese non può rispondere a questi problemi e questa forse è la più importante iniziativa collettiva diretta a questo fine”.
Il Premier italiano cita l’impegno dei Fridays for future e dei giovani, sottolineando quanto sia importante “ascoltarli e imparare da loro”. ‘’Negli ultimi anni i giovani hanno portato l’agenda climatica nel dibattito politico. Qui a Glasgow dobbiamo renderli orgogliosi. Durante il G20 a Roma abbiamo parlato dell’impatto del carbonio e dell’obiettivo di azzerarlo” – ribadisce il Premier Draghi – “ora dobbiamo accelerare il nostro impegno per contenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi. Dobbiamo basarci sull’accordo del G20 e agire in modo più rapido e deciso”.
“La crisi climatica è una minaccia alla stabilità dei sistemi finanziari’’ – afferma la Direttrice del Fondo Monetario Internazionale ed ex Commissario Europeo Kristalina Georgieva – ‘’Gli investimenti verdi invece possono generare 30 milioni di green jobs e un aumento del Pil globale del 2%”. Secondo le ultime previsioni di Unioncamere-Anpal, i posti di lavoro destinati alle professioni legate all’economia circolare superano il milione e mezzo di unità.
Non c’è dubbio che la Cop26 tracci il percorso che dovranno intraprendere tutti i paesi del mondo il prima possibile. Con la ripresa delle attività economiche, le emissioni sono tornate già oltre i livelli pre-Covid. Secondo gli esperti dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, se le misure annunciate fino a oggi per la ripresa economica verranno attuate in modo completo e tempestivo le emissioni di anidride carbonica aumenteranno, raggiungendo un nuovo record nel 2023 per poi continuare a crescere anche in seguito. Gli sforzi verso una ripresa sostenibile permetteranno di limitare le emissioni di gas serra.
“Faremo quello che è necessario o faremo soffrire le future generazioni? – apre così il suo discorso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden – Questo è il decennio decisivo sul clima e la finestra si sta chiudendo rapidamente. Nella lotta ai cambiamenti climatici nessuno può farcela da solo, agire è nell’interesse di tutti – aggiunge – Dobbiamo investire nell’energia pulita ed è quello che faremo negli Usa, riducendo le emissioni entro il 2030”.
“Le generazioni future ci giudicheranno per ciò che otteniamo o che non riusciamo a raggiungere. Dobbiamo coinvolgerli, ascoltarli e, soprattutto, imparare da loro” – ha concluso il Premier italiano Draghi – ‘’Dobbiamo rafforzare i nostri sforzi sui fondi per il clima. Dobbiamo far lavorare insieme il settore pubblico e privato, in modi nuovi.’’
E sulle decine di trilioni di Euro per la transizione ecologica Boris Johnson chiude così il suo intervento: ‘’Abbiamo bisogno che tutte le banche multilaterali e in particolare la Banca mondiale condividano con il settore privato i rischi che il privato non si può permettere. Abbiamo bisogno di piattaforme”.