Record per le biciclette e boom di monopattini grazie al bonus mobilità
Record per le biciclette e boom di monopattini grazie al bonus mobilità: oltre 480mila di biciclette e quasi 300mila monopattini acquistati.
Il bonus mobilità 2020 spinge le vendite di biciclette e di monopattini. Secondo il bilancio del ‘buono mobilità’ effettuato dal ministero della Transizione Ecologica si evince che sono stati oltre 660mila i ‘buoni’ spesi grazie al programma sperimentale 2020 che ha incentivato l’acquisto di beni e servizi per la mobilità sostenibile. Nello specifico sono state acquistate 483.474 biciclette. Il bonus ha contribuito “in maniera significativa al record assoluto raggiunto nel 2020 di biciclette vendute con 2,1 milioni di pezzi”. Un successo che ha degli elementi di cui tener conto: hanno inciso “le condizioni particolari indotte dal Covid-19 con le misure di distanziamento sociale attuate a livello nazionale e l’incidenza negativa della pandemia sull’uso del trasporto pubblico locale”.
Le vendite dei soli monopattini in Italia nel 2020 hanno sfiorato le 300mila unità testimoniando “un grande interesse da parte del pubblico per questa innovativa forma di mobilità personale a impatto zero, al punto da indurre l’esigenza di normative e regolamentazioni più stringenti e puntuali sul loro uso”. Gli acquisti di servizi di mobilità condivisa sono stati 13.246, circa il 2% del totale. Tale scelta è “inevitabilmente penalizzata dall’impatto negativo che la pandemia ha avuto sul settore della sharing mobility”.
500 euro per l’acquisto del veicolo
Il programma prevedeva l’erogazione di incentivi pari al 60% della spesa sostenuta, e fino ad un massimo di 500 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, veicoli per la micro-mobilità elettrica e servizi di mobilità condivisa. Oltre il 60% è stato impiegato per il rimborso a seguito di acquisti già effettuati; il 39% è stato utilizzato per acquisti. La grande parte degli acquisti (63%) sono stati effettuati da uomini. In base alle fasce d’età circa 1 acquisto su 2 (43,3%) è stato effettuato da persone dai 36 ai 50 anni; seguono le fasce dei beneficiari dai 51 ai 65 anni (23,1%), e dai 26 ai 35 anni (20,2%); chiudono i giovani dai 18 ai 25 anni (7%) e gli anziani oltre i 65 anni (6,3%). In termini di impatto ambientale, in base alle stime, il programma ha consentito una riduzione delle emissioni di polveri sottili (PM10) pari a 12.605 kg all’anno, delle emissioni di biossido di azoto (NO2) pari a 49.910 kg all’anno, e di CO2 pari a 65.415.578 kg all’anno.