L’obiettivo principale delle imprese green è rendere profittevole il preservare gli ecosistemi, la biodiversità e la salvaguardia della salute del nostro pianeta, garantendo la massima sostenibilità a società e ambiente. Nel tempo abbiamo assistito a una crescita esponenziale nell’utilizzo di energia rinnovabile e nella ricerca di soluzioni innovative che permettano di garantire il risparmio energetico in qualsiasi settore industriale, ottimizzando i processi di produzione e monitorando l’impatto sulla natura. Le imprese che aderiscono alla Green Economy alimentano l’innovazione, aprendo il mercato a nuovi prodotti, accrescendo il PIL delle nazioni ospitanti e creando nuovi profili professionali green oriented.

Perseguendo il trend mondiale, anche in Italia, negli ultimi anni, sono nate moltissime realtà produttive che integrano all’interno dei loro processi soluzioni futuristiche ed eco-sostenibili. Secondo uno studio della Fondazione Symbola, è evidente come il Bel Paese rientri, ormai, tra gli stati dell’Unione con la minore emissione di rifiuti nelle filiere di creazione di beni e servizi, delineandosi come una delle economie più sostenibili e in costante crescita.

Secondo i dati ISTAT, redatti nel report “Comportamenti d’Impresa e Sviluppo Sostenibile”, si evince che il 90% delle grandi aziende e PMI italiane svolge attività di raccolta differenziata dei rifiuti, mentre il 70% gestisce e controlla direttamente l’utilizzo dell’energia.

Le imprese italiane, in regime di Green Economy, adottano sempre più piani marketing che sviluppano una coscienza collettiva riguardante la sostenibilità, acquisendo un sempre più forte senso di responsabilità sociale.

Secondo le previsioni di GreenItaly, entro il 2025 in Italia verranno effettuati 190 miliardi di investimenti per lo sviluppo sostenibile e rinnovabile delle imprese.

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