In Europa diminuisce l’inquinamento, anche grazie all’emergenza Covid-19
Nel 2019 le emissioni di gas climalteranti sono diminuite dell’8,3% in Europa nel momento in cui i generatori di energia sono passati dall’utilizzo del carbone al gas naturale, percentuale a cui ha contribuito anche la riduzione della domanda di energia dovuta a temperature particolarmente miti. E’ stato così possibile rilevare che la diminuzione dei gas serra è stata più alta del 6% rispetto alle previsioni degli analisti.
“Il sistema di scambio di quote di emissioni di CO2 dell’Unione Europea continua a contrastare i cambiamenti climatici, riducendo le emissioni di gas serra con modalità che probabilmente non hanno precedenti nella storia recente e la pandemia da Coronavirus ha ulteriormente ridotto i livelli di inquinamento “, ha affermato Matthew Gray, rappresentante delle utility della Carbon Tracker Initiative, un gruppo di ricerca.
A marzo 2020, il valore delle quote di carbonio è precipitato del 25% poiché i mercati azionari e delle materie prime globali sono stati vessati dall’emergenza Covid-19 e da un crollo della domanda di carburante, che ha sì contribuito a ridurre ulteriormente la CO2 ma che non risolve il problema delle emissioni industriali alla radice. Per questo servono politiche strutturate e sempre più stringenti.
Gli analisti prevedono che le emissioni del mercato del carbonio nell’UE diminuiranno di un’ulteriore 15% quest’anno, spingendo l’Unione a valutare l’aumento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni nel 2030 a circa il 55%, dato decisamente più ottimistico dell’attuale 40%.
La traiettoria in discesa dell’inquinamento sta dando fiducia ai paesi europei, che possono così prefiggersi obiettivi più ambiziosi.